World Childless Week

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Pregiudizi E Giudizi : STOP!

Vivere a Roma e non avere figli ha significato solitudine.

Solitudine perchè qui in particolare - la città dei cattolici - famiglia significa aver figli e tu non sei una famiglia neppure con un compagno.

Qui se sei senza figli molte cose non puoi capirle (eh cosa vuoi capire tu dei sacrifici per un figlio, della responsabilità di un genitore e del tempo sempre pieno per i figli. Beata te che hai tutto questo tempo per te, puoi scegliere cosa fare e dove andare...)
Poi se tu hai scelto di fare la libera professionista.. “ non hai tempo per te figuriamoci per dei figli...”
E se rientri dopo il tuo compagno a casa aumentano le probabilità di tornare single! Se lavori non dovresti accettare turni notturni perchè è con la madre che devono stare i figli.

Ebbene si. vivo in un paese in cui la donna deve ancora scegliere se “figliare” o realizzarsi professionalmente, quando è giovane e fertile. Poi verso i 35 anni gli uomini spariscono perchè sentono che il tuo desiderio di concretizzare deve affrettarsi e poi dai 40 in su ti affidi alla speranza di fare ancora in tempo e alla scienza, che si è preoccupata di far avere un'erezione a uomini anziani ma non a dare informazioni diffuse relativamente ad un riserva ovarica quando sei ancora fertile.

Se sei senza figli resti spesso da sola durante le vacanze estive o invernali perchè tuo fratello e la moglie frequentando coppie e poi coppie con figli e neppure ti invitano per una cena perchè tu sei single ... saresti un elemento di disturbo; le amiche fidanze o sposate o le hai già perse o con i figli si volatilizzano. Pare diventi pericolosa e poi non potresti capire le conversazioni tra i loro amici esclusivamente sui figli.

Se sei credente poi non troverai una messa in cui si dice una sola preghiera per le donne che
vorrebbero o avrebbero desiderato tanto un bambino ma non è stato loro possibile. Si parla tanto di
famiglia ma non si insegna agli uomini l'importanza dello scorrere del tempo per le donne e
l'importanza dell'età anche per gli uomini. Uomini che giocano fino a tarda età senza mai aver
ricevuto un'educazione improntata a responsabilità dalle loro madri.

Se sei una donna senza figli sei invisibile; sei invisibili negli uffici pubblici perchè sei considerata
di minor valore rispetto a chi ne ha e magari vieni servita più in fretta oppure ti celebrano prima il
processo in cui presenzi come legale anche se ti è stata fissata dopo. Tanto tu non hai figli quindi il
tuo tempo conta meno ....

Se non hai figli tu non puoi mai capire di bambini, neppure se ti occupi di minori e dei loro problemi giudiziari ... addirittura la ministra di giustizia in italia non ha parlato da ministra ma “da madre” - ha detto - parlo ai parenti delle vittime” (del ponte di genova), per far sentire la propria partecipazione al dolore per le perdite subite dalle madri, presuppongono.

Insomma un quid pluris a prescidere dal contesto.

Ma come mai quasi tutti gli uomini ai vertici parlano a secondo del ruolo loro affidato e non da padri ?

E quando mi sono avvicinata al mondo della procreazione con infinita grettezza sono stata equiparata a vacche ed altro genere animale per concludere che l'unica possibilità era far uso di un ovocita di un'altra giovane (sottolineandolo) donna. E tutto davanti al tuo partner. Sono qui perchè la rivoluzione parte dal nostro linguaggio; perchè dobbiamo pretendere le stesse premure e attenzioni di chi ha figli, in ogni ambiente : al lavoro e nel tempo libero; perchè dobbiamo pretendere rispetto ogni volta che l'ecografo che ci visita ci chiama “mammella” il nostro seno destro o sinistro schiacciato per la mammografia.

Sono purtroppo senza figli e di rado frequento ormai amiche con figli. Loro parlano solo di quello escludendoti dalle conversazioni prive spesso di qualunque sensibilità per il tuo dolore.

Ancora più sola è una donna senza figli che s'innamora di un uomo con figli.
Avrai davanti il tuo dolore per tutta la vita.
Devi solo sperare che lui riesca almeno in parte a comprendere e condividere il dolore che provi, che l'amore per te sia tale da non farti mai sentire il peso di quel desiderio irrealizzato.

Questa è la prima volta che provo a parlare di questo mio/nostro dolore.
Ma la voce deve farsi grido affinchè - come in tutte le rivoluzioni - si riesca a sovvertire il modo di considerare Noi donne senza figli, a prescindere dal perchè: perchè ognuna ha il suo!

Il linguaggio deve cambiare a partire dalle donne, dalle donne medico, dalle donne che lavorano come paramedici affinchè nessuna sia più chiamata “attempata” o con altre etichettature che sottolineino una gravidanza in tarda età, come se ci fosse un'età per desiderare un figlio. Non ho mai sentito parlare di padre attempato da un medico...

Abbiamo poi molto da costruire a cominciare dal realizzare luoghi dove trascorrere l'ultima e
delicata fase della vita e li non voglio certo ritrovarmi a parlare con donne che mi parlano di quanto
sono sole e ... dei loro figli.
chi si prenderà cura di me/noi in un paese in cui sono i figli a prendersi cura dei genitori anziani?

Sogno una rete tutta per noi, esclusiva, con un linguaggio appropriato, che costruisca le strutture che
ci accoglieranno con le nostre passioni professionali o artistiche, che ci renderanno più liete quei
momenti in tarda età, in cui il personale, magari perchè senza figli,abbia la misura della solitudine
delle donne senza figli e sappia accudirle come meritano.

Ho scelto di rimanere anonima perchè in realtà ho scoperto che nella chiesa cattolica a Roma chi ti
confessa registra - se sei donna che sei senza figli - il tuo nome e scrivono perchè.

Anonima

Photo by Tyler Nix on Unsplash